ALLUCINAZIONI senza DROGHE: l'effetto GANZFELD spiegato bene

Dovevo farlo, dopo quello che è successo sul mio canale YouTube, un articolo più accurato, scientifico e aggiornato sull’effetto Ganzfeld era d’obbligo.

Se non hai idea di quello che è successo, per fartela breve un mio vecchio video su questo stesso argomento è andato virale e ha attirato una massa impressionante di commenti… bizzarri diciamo.

Ci ho fatto anche un video divertente di reaction sopra, se ti interessa vai a recuperarlo.

In ogni caso, il mio video di oltre due anni fa non era particolarmente ben fatto, al di là della qualità audio e video che vabbè, all’epoca giravo con la luce naturale, senza un set, con il cellulare tenuto in mano, anche la spiegazione lasciava un po’ a desiderare: commettevo degli errori e non spiegavo bene la procedura per ricreare l’effetto.

Visto che ci tengo, che la divulgazione scientifica è una mia grande passione e che negli ultimi due anni ho fatto passi avanti mostruosi nella qualità dei miei contenuti, oggi affrontiamo la cosa in modo più serio e capiamo davvero come provocare allucinazioni in modo sicuro senza effetto di droghe…

Oggi, in questo articolo, ti presento l’effetto Ganzfeld… spiegato bene.

 

Prima di entrare nel cuore del discorso, 4 doverose precisazioni:

  • Non ho la minima idea di come questo effetto possa interagire con problematiche quali l’epilessia. Ho cercato ma non sono riuscito a reperire articoli scientifici in materia. Nel dubbio, però, se soffri di epilessia ti sconsiglio fortemente di sperimentare il Ganzfeld. Non rischiare per nessun motivo.

 

Ah, non ho nemmeno alcuna idea di come questo effetto possa interagire con sostanze stupefacenti. Visto il genere di commenti ricevuti sotto il video, mi sento di dover dire anche questo: non provare questo effetto sotto effetto di stupefacenti. In nessun caso.

 

  • Purtroppo, l’effetto non funziona su tutti e non funziona su tutti allo stesso modo. Se, però, seguirai alla lettera le istruzioni, è assolutamente probabile che almeno qualcosa succeda.

 

  • Quando si parla di allucinazioni non si sa mai: potresti vedere, come accade per la maggior parte delle persone, un caleidoscopio di forme e colori, oppure allucinazioni molto più complesse. Io non ho alcun controllo di che cosa potresti sperimentare per cui, se l’idea ti spaventa o ti inquieta, puoi tranquillamente farne a meno. Il bello però, al contrario di quello che avviene con i veri trip allucinogeni indotti da sostanze, è che potrai interrompere l’effetto in qualsiasi momento, senza problemi.

 

  • Perché mi interessa tutto questo? A me che sul mio blog parlo principalmente di metodo di studio e apprendimento? Bè, come sai, mi affascinano i meccanismi cognitivi e anche le reazioni strane e bizzarre del nostro cervello. Al tempo stesso, l’idea di assumere droghe mi spaventa, per cui trovo estremamente affascinante la possibilità di sperimentare qualcosa del genere “imbrogliando la mente” con una sorta di trucco. La cognizione umana è un pozzo senza fondo di spunti interessanti e io sono curioso di esplorarli il più possibile. Se lo sei anche tu, ben venga. Altrimenti… amici come prima.

Bene, disclaimer finiti, possiamo partire.

 

OVERVIEW GENERALE DELL’EFFETTO

L’effetto Ganzfeld è un fenomeno di induzione di allucinazioni dovuto alla combinazione di deprivazione sensoriale ed esposizione a una serie di stimoli uniformi e non strutturati.

In parole povere, è quello che succede quando i tuoi sensi sono “bloccati” e ti ritrovi a osservare e sentire elementi ripetitivi e privi di un pattern specifico, come un rumore bianco o statico e la forma granulosa della carta o di una parete.

La distorsione sensoriale prodotta da questa situazione, unita al fatto che la nostra mente desidera continuamente individuare e percepire elementi riconoscibili, innesca le allucinazioni. Il cervello amplifica questa sorta di rumore di fondo neurale alla ricerca di stimoli mancanti e lo processa nella corteccia visuale.

Gli effetti, come dicevo, possono variare dalle allucinazioni visive a quelle uditive, di vario grado di complessità, ci sono persone che vedono luci e forme geometriche, che sentono rumori immaginari o che sperimentano vere e proprie visioni.

 

STORIA DELL’EFFETTO

L’effetto ha una storia curiosa, il suo nome deriva da una parola tedesca, ganzfeld appunto, che significa campo totale o assoluto.

È conosciuto e sfruttato fin dall’antichità, specialmente da culti misterici, sette o gruppi religiosi interessati a fenomeni di apparizioni mistiche, come ad esempio gli adepti di Pitagora, che ne sfruttavano i principi rinchiudendosi nelle caverne per ricavare una qualche forma di saggezza iniziatica.

In questo senso, l’effetto Ganzfeld si lega con un altro curioso fenomeno chiamato “il cinema dei prigionieri”, per il quale persone immerse nell’oscurità per molto tempo cominciano a vedere delle luci colorate, che possono a volte evolvere anch’esse in allucinazioni.

Ma fenomeni simili sono stati riportati anche per le allucinazioni nel deserto, nelle infinite distese bianche dell’artico o nelle miniere, con minatori che, magari perdutisi all’interno dei cunicoli, ne riemergevano raccontando di apparizioni sovrannaturali.

Questo fenomeno è stato descritto per la prima volta in termini più scientifici negli anni ’30 del ‘900, dallo psicologo Wolfgang Metzger, un importante esponente della scuola tedesca della Gestalt, che nell’indurre queste allucinazioni osservava anche le modifiche agli elettroencefalogrammi dei suoi soggetti.

                                                

Ma è negli anni ’70 che la cosa si fa interessante: Charles Honorton, William G. Braud e poi altri presero la procedura di Metzger, la modificano e la applicano alla parapsicologia, creando l’ ”Esperimento Ganzfeld”, pensato per dimostrare l’esistenza dei poteri ESP e della comunicazione telepatica a distanza.

Ovviamente, gli esperimenti fallirono miseramente e i poteri ESP, come tutte le varianti della fenomenologia paranormale, non sono altro che pseudoscienza. E se ti va di approfondire il tema delle bufale pseudoscientifiche sul cervello, ci ho fatto un articolo specifico che ti consiglio di recuperare.

Nonostante i fallimenti, gli esperimenti di Braud e Honorton fecero presa sul grande pubblico e le taniche piene d’acqua e sale per la deprivazione sensoriale, l’effetto Ganzfeld stesso, sono finiti dritti nell’immaginario pop collettivo. Ed ecco allora che Undici, in Stranger Things, si mette una benda sugli occhi e ascolta rumore statico per esprimere al massimo il suo potenziale latente…

E gli indagatori di Fringe, la serie di JJ Abrams conclusasi nel 2013, sfruttano principi simili per accedere ai poteri percettivi dell’agente Olivia Dunham.

Purtroppo, il Ganzfeld non ti donerà poteri sovrannaturali, ma al massimo ti regalerà un’esperienza bizzarra e interessante. Ma come si fa a riprodurre l’effetto?

 

COME RIPRODURLO

Ce ne sono parecchie forme diverse, quella di cui però ti voglio parlare io è la più efficace ottenibile da soli in un ambiente domestico senza apparecchiature sofisticate. Ed è anche quella che, più probabilmente, ti darà dei risultati. Si definisce “ganzfeld multi-modale”, in riferimento al fatto che coinvolge diversi canali sensoriali.

Gli step sono 3:

  • creare l’isolamento visivo
  • creare l’isolamento sonoro
  • creare l’isolamento tattile e assumere la giusta posizione

 

ISOLAMENTO VISIVO

Partiamo dall’isolamento visivo. Il metodo più semplice in assoluto, quello che uso io, che non ho alcuna passione né abilità per il bricolage, è quello di prendere una pallina da ping pong, tagliarla a metà e attaccarsela sugli occhi con dello scotch. È brutto? Decisamente sì. È scomodo? Abbastanza, ma a me non pesa poi così tanto.

Occhio a smussare i bordi della pallina per non farti male, a pulire la pallina per motivi igienici e ad applicare lo scotch in modo che le due mezze palline facciano un po’ di pressione e non filtri luce dai lati.

Deve davvero isolarti, se ricevi stimoli visivi dai lati o dal centro, lungo il naso, non funzionerà. Un modo per rendere il tutto più confortevole e al tempo stesso isolarti ancora meglio è quello di incollare del cotone tutto intorno al bordo della pallina.

L’altro metodo è quello di creare una vera e propria mascherina di carta, ti basta stampare la forma giusta su un foglio qualsiasi e avere a disposizione delle forbici, una banda elastica, delle graffette, del cotone e… abbondante colla vinilica.

Nei link sotto troverai anche degli articoli che ti spiegano esattamente come creare la mascherina passo dopo passo, compresa l’immagine delle giuste dimensioni da stampare.

C’è anche chi vende mascherine già fatte, io personalmente non le ho mai provate.

Durante l’esperimento, non devi essere al buio totale. Tieni accesa la luce. C’è anche chi si spara direttamente la luce, anche luce rossa, sulla mascherina, ma non è necessario. Basta che ci sia luce e che tu possa vedere il pattern della carta o della pallina da ping pong… e nient’altro.

Gli occhi, ovviamente, devono rimanere aperti. Puoi sbattere le palpebre, non è necessario rimanere con gli occhi spalancati fissi in modo inquietante, ma cerca di evitare di farlo troppo. Se puoi, fissa la carta o la plastica della pallina, velocizzerai il processo.

 

ISOLAMENTO SONORO

Creare l’isolamento sonoro è piuttosto semplice: la cosa migliore è mettersi in un posto tranquillo dove non ci siano rumori imprevisti a disturbarti e indossare un bel paio di cuffie, meglio ancora se cuffie isolanti, con rumore statico o rumore bianco, è indifferente.

Troverai sotto dei link a dei video su youtube con compilation di svariate ore. Poi non dire che non faccio niente per renderti la vita facile.

Neanche a dirlo: telefono in silenzioso, senza vibrazione e, se possibile, nessuno intorno che possa interromperti.

 

 

ISOLAMENTO TATTILE E POSIZIONE

Infine, l’isolamento tattile: questo è decisamente meno importante per la riuscita, ma se vuoi puoi provare a indossare un paio di guanti per ridurre anche gli stimoli del contatto fra la pelle e il luogo dove sei disteso…

Sì, disteso, perché la posizione da adottare è quella supina, su un letto o un divano. Devi essere comodo e rilassato perché dovrai rimanere quanto più immobile possibile. Meno ti muovi, più è probabile che faccia effetto e lo faccia in fretta.

 

Creato il tuo isolamento visivo, creato il tuo isolamento sonoro, creato il tuo isolamento tattile e adottata la giusta posizione supina, immobile e rilassata, non resta che… aspettare.

Te lo dico subito: può volerci un po’ perché cominci a fare effetto sul serio, e nel frattempo ti annoierai parecchio e dovrai lottare col sonno. Ma puoi vederlo un po’ come un allenamento di resistenza alla noia.

Di solito, dopo 10-15 minuti al massimo, comincia a succedere: il campo visivo comincia a sfocarsi, c’è un’alterata percezione dei colori e del suono e si entra in uno stato di coscienza parzialmente alterata, in cui il tempo scorre in maniera un po’ strana. Non spaventarti eh, non è che perdi il controllo di te, rimani cosciente, è un po’ come se fosse uno stato di ipnosi auto indotta. E poi si cominciano a percepire delle forme e dei colori, che pian piano si fanno sempre più visibili e strutturati. Per alcuni l’effetto finisce lì, per altri le allucinazioni si fanno sempre più vivide e incredibili.

Nessuno può dirti che cosa sperimenterai, devi solo provare, se la cosa ti intriga.

Il consiglio comunque è quello di impostare una bella sveglia dopo 30 minuti sul telefono, così, in ogni caso, al suonare dell’allarme ti riprendi e la smetti. Non sono riportati casi negativi o rischi di nessun tipo, ma eviterei di spararsi 10 ore di fila di Ganzfeld, se fossi in te.

Se, in qualsiasi momento, dovessi provare inquietudine, fastidio, preoccupazione o qualsiasi altra sensazione negativa, muoviti, alzati, togliti la mascherina o le palline da ping pong e tutto si interromperà all’istante. Rimarrai solo un pochettino frastornato per un paio di minuti. Nessuna conseguenza a lungo termine.

Non vale la pena di perdere nemmeno un minuto se smette di essere un’esperienza divertente e affascinante.

Quando feci quel famoso video due anni fa provai l’effetto Ganzfeld due volte: la prima aveva funzionato poco, mentre durante la seconda ricordo che avevo creato delle allucinazioni veramente molto vivide, avevo visto delle cose incredibili, gente che passava, macchine,…

Ho riprovato in questi giorni prima di scrivere l’articolo, ma questa volta è durato un po’ meno, avevo messo una sveglia dopo solo 20 minuti perché avevo un sacco di cose da fare, e quello che è successo è che mi sono limitato ai colori, un caleidoscopio di colori che mi ha ricordato il trip che si fa il personaggio protagonista di "2001 odissea nello spazio".

 

E questo è tutto, un effetto curioso che si origina da un bug della nostra mente, un desiderio di riconoscere pattern e sperimentare stimoli strutturati a cui il nostro cervello, i nostri occhi e le nostre orecchie proprio non possono sottrarsi.

A questo punto spero di aver fatto chiarezza sull’effetto Ganzfeld, sentivo proprio il bisogno di scrivere questo articolo, da domani possiamo tornare a parlare dei nostri soliti temi.

 

COME COSTRUIRE LA MASCHERA: 

https://www.instructables.com/id/DIY-Ganzfeld-Goggles/

 

SUONO STATICO E SUONO BIANCO:

https://www.youtube.com/watch?v=t0I4mTEdAf8

https://www.youtube.com/watch?v=nMfPqeZjc2c

 

ALTRI LINK UTILI

https://www.instructables.com/id/Ganzfeld-Hack-Your-Brain-the-Legal-Way/

https://www.youtube.com/watch?v=be7WtvCmpJo

 

APPROFONDIMENTI SULL’ESPERIMENTO PARAPSICOLOGICO:

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101349

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100415

 

UN PO’ DI BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

https://www.researchgate.net/publication/5229879_Ganzfeld-induced_hallucinatory_experience_its_phenomenology_and_cerebral_electrophysiology

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/pchj.262

https://www.academia.edu/455637/ColourBlind_Machine_Imagination_Closed_Eye_Hallucination_and_the_Ganzfeld_Effect

http://www.evsc.net/research/amplify-the-neural-noise

Walker, J. "The Amateur Scientist: About Phosphenes: patterns that appear when the eyes are closed". Scientific American. 244: 142–152.

"Phosphenes: The Evidence". Suzanne Carr. 1995. Retrieved 2008-03-25.

Wackermann, Jirˇı´ (2008). "Ganzfeld-induced hallucinatory experience, its phenomenology and cerebral electrophysiology" (PDF). Cortex 44 (2008) 1364 – 1378. Elsevier.

Ustinova, Yulia.Caves and the Ancient Greek Mind: Descending Underground in the Search for Ultimate Truth, Oxford University Press US, 2009. ISBN 0-19-954856-0

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