Perché sei un LETTORE-ZOMBIE (e come fare a cavartela)
Tu non sai leggere. Pensi di saperlo fare, ma non è così. E questo è un dato di fatto.
Non mi credi? Ok, allora lascia che ti faccia una domanda:
Quante volte… quante volte ti è capitato di passare ore intere a fissare con un’espressione da tonno ebete un libro, un articolo, una slide, una dispensa, una qualsiasi fonte di informazioni scritta senza riuscire a capire una mazza di niente di quanto c’è scritto?
Arrivare alla fine del capitolo e domandarsi: ma cosa diavolo ho letto? Ma cosa ho fatto realmente nelle ultime due ore, mentre i miei occhi scorrevano diligentemente le righe? Qual è il senso della vita?
Il problema è che non puoi arrenderti così, non puoi mollare a questo punto, perché c’è un test da preparare, un esame da studiare, un esercizio da svolgere, un compito lavorativo da portare a termine. E allora ricominci da capo. E rileggi. E rileggi. E rileggi. E rileggi ancora.
Finché non hai gli occhi iniettati di sangue e la stessa predisposizione d’animo di un gatto che da mezza giornata non riesce ad acchiappare la lucina rossa del puntatore laser.
Ti suona familiare?
Se non ti è mai successo, allora congratulazioni, non hai bisogno di questo articolo, a posto così, ci vediamo nel prossimo.
Ma se invece ti è successo, se devi per forza rileggere più e più volte ogni cosa per poterla capire e ricordare, allora c’è un’ottima probabilità che tu sia un lettore-zombie.
Vediamo come tagliarti metaforicamente la testa e cominciare a leggere. Leggere davvero.
TRE PROBLEMI
Hai imparato come riconoscere parole scritte su una pagina quando eri un bambino o una bambina, e ti sei fermato lì. Nessuno ti ha insegnato niente di più di questo. Né i tuoi genitori, né a scuola, né tantomeno all’università.
Ci sono parecchi motivi per i quali non siamo davvero in grado di leggere un testo con l’intenzione di comprendere e imparare, e a dire il vero oltre allo zombie ci sono diversi altri “mostri della lettura” (magari ne riparliamo), ma possiamo condensarli in tre ragioni principali:
- Leggiamo in modo passivo;
- Scorriamo il testo;
- Non ci rendiamo conto che in realtà la lettura è un processo multi-stratificato in diversi passaggi;
Queste tre ragioni sono responsabili per la maggior parte del degrado intellettuale e psicologico di studenti e lettori di tutto il mondo che rimangono incartati su un singolo libro per settimane, mesi finché non riescono finalmente a capirlo e impararlo.
L’antidoto a tutto questo è quella che io chiamo “lettura efficace”.
Attenzione, non “lettura veloce”, “speed-reading, “photo reading”, se ti interessa sapere che cosa ne penso io e che cosa ne pensa la scienza delle tecniche di lettura veloce ci ho scritto sopra un articolo apposta qualche tempo fa, recuperalo che non è niente male.
Dicevamo: lettura efficace, che a dire la verità è un metodo step-by-step per affrontare qualunque tipo di testo che è un pelo troppo lungo per un singolo video, per adesso concentriamoci sull’affrontare le tre questioni principali di cui ti ho parlato prima.
TRE SOLUZIONI
- Prima di tutto: devi diventare un lettore attivo. Come fare? Cambia il tuo approccio al testo: il libro è la tua giungla e tu devi diventare un cacciatore. Costruisci degli obiettivi di apprendimento, fai domande. Che cosa vuoi imparare da questo capitolo, da questo articolo? Cosa stai cercando? DI cosa hai bisogno? Qual è la tua preda? Se è la prima volta che prendi in mano questo libro e non hai la minima idea di che cosa devi imparare leggendolo parti dalle classiche 5 w del giornalismo (chi? Come? Dove? Perché? Cosa? Quando? Che poi sono 6, ma vabbè). E poi comincia a cercare le risposte nel testo. Non stai semplicemente leggendo, stai indagando, analizzando, dissezionando quelle frasi e parole per estrarne informazioni utili.
- Quando trovi qualcosa di interessante, un’informazione che ha valore per te, magari la risposta a una delle tue domande… lì ti devi fermare, devi puntualizzare, devi pensare. Devi eliminare la naturale tendenza a scorrere il testo perché è la perfetta ricetta per la distrazione e la superficialità. Fermati alla fine di ogni periodo e domandati: “che cosa ho imparato?” “C’erano informazioni utili?”. All’inizio, sarà faticoso, non c’è dubbio, ma diventerà in fretta un’abitudine e comincerai a capire finalmente che la vera velocità quando si legge non è arrivare alla fine del paragrafo, del capitolo, del libro, ma è assicurarsi di aver realmente conquistato e consolidato ogni frase prima di passare alla successiva. Questa è la concretizzazione di quello che io chiamo “l’approccio del carroarmato”.
- Questa è il più complesso dei tre consigli: devi avere un piano che separi la lettura in parti diverse da affrontare una alla volta. Per prima cosa dai un’occhiata al testo e cominci a farti un’idea del contenuto generale osservando immagini, paragrafi, titoli e materiale vario. Poi formuli le tue domande e magari ci aggiungi tue supposizioni. Poi scorri rapidamente il testo per osservarne la struttura e completare la tua idea preliminare. Questi primi step sono definiti “lettura esplorativa”. A questo punto cominci col tuo approccio del carroarmato, leggi parola per parole, presti attenzione e ti fermi ad ogni periodo, individui parole chiave (attenzione, ho detto “parole chiave”, non “frasi chiave”, si sottolinea una sola parola alla volta, altrimenti è del tutto inutile). Dopodiché, magari, potrà essere utile passare a realizzare uno schema, ma questo è un altro argomento.
Inizia con questi tre consigli il tuo viaggio nella lettura efficace e se vuoi imparare il metodo completo nel dettaglio, con esempi, casi studio e spiegazioni minuziose per ogni singolo step, bé, qualche mese fa ci ho scritto sopra un libro, “Leggere per Sapere”, al momento siamo oltre i 2mila download, niente male.
Scaricalo gratuitamente al link che trovi qui sotto, applica il metodo adesso e poi fammi sapere che cosa ne pensi. Ti prometto che la tua abilità di lettore e studente farà un salto di qualità, non sarà mai più la stessa.
Decapiterai il lettore-zombie una volta per tutte. E non si rialzerà più.
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