Quale SCHEMA per quale MATERIA? [LISTA DEFINITIVA]

Ho deciso questa settimana di portarvi un contenuto puramente tecnico e pratico per la vita di tutti i giorni degli studenti, un contenuto utilitaristico, niente pipponi scientifici, niente massimi sistemi, non nominerò neanche una volta il testing, lo spacing o alcun altro principio cognitivo di apprendimento efficace.

Oggi… schemi.

Anzi, per la precisione, oggi voglio rispondere a una categoria di domande che intasa la mia casella di posta elettronica dal lontano 2016: “ma per  ********  che schemi consigli?”

 

Bene, e allora oggi facciamo una carrellata, una lista definitiva di tutte le materie più importanti e di quali schemi vi consiglio per ciascuna di esse!

 

 

IL CRITERIO DA UTILIZZARE

A dirla tutta, suddividere gli schemi per facoltà o per materia non sarebbe proprio corretto…

Sì, va bene, avevo detto niente pipponi teorici però un minimo dovrò pur dire le cose corrette, due indicazioncine teoriche, un minimo, no? Datemi un secondo, poi basta, giuro!

Facciamola semplice: non si può determinare in modo netto che schema utilizzare dalla materia o dalla facoltà di riferimento, perché il criterio è in parte soggettivo e in parte basato sull’argomento che si sta affrontando.

Bisogna analizzare la tipologia di argomento e, in base a quella adattarsi con lo stile di schema ideale.

Ovviamente per fare questo bisogna conoscere tutte le forme principali di schematizzazione, tutte le regole basilari su come costruire uno schema impeccabile, ...

Per fortuna ho creato apposta Conquistare il Foglio, il modulo autonomo di Sistema Adc super focalizzato ed economico che esaurisce tutto quello che c’è da sapere sugli schemi.

Detto questo, oggi non farò troppo il difficile e ti proporrò dei consigli generali tra cui orientarti per avere un’idea di partenza…

 

Ah, a proposito, se ti stessi domandando… ma per tutte le materie ed argomenti van bene gli schemi? A farla semplice , per tutte le materie ed argomenti. Schematizzare è sempre consigliabile come momento per approfondire la fase rielaborazione significativa, produrre supporti di facilitazione delle altre fasi e sfruttare il meccanismo del dual coding che…

Ok, ok, ok niente pippone scientifico. Va bene, andiamo avanti.

 

 

I VARI STILI

Per capirci sui termini, prima di cominciare la carrellata, ti descrivo brevemente le categorie principali di schemi e a quali argomenti si associano di solito.

Dunque, le categorie principali di schemi sono 4:

 

  • Schemi lineari, anche detti a cascata o a flusso: sono schemi verticali, fortemente gerarchici, con uno sviluppo che va dall’alto al basso come successione degli argomenti, spesso elencati sulla parte sinistra, e da sinistra verso destra come approfondimento dei vari punti. Sviluppano uno stile analitico.  Sono la tipologia di schemi più semplice da realizzare e sono particolarmente adatti per gli argomenti tecnici, lineari, ricchissimi di dettagli tecnici, elenchi e sottoelenchi, dimostrazioni a step e cose del genere.              

                       

 

  • Mappe mentali: schemi radiali che si sviluppano in senso orario, dal centro verso l’esterno, scrivendo le parole chiave su rami interconnessi fra loro sviluppando uno stile globale, olistico potremmo dire (odio questa parola, mi fa sentire come un guru new age, ma tant’è). Le mappe mentali sono eccellenti per argomenti discorsivi e descrittivi e per i ragionamenti, dove l’aspetto dei collegamenti, del pensiero, della riflessione e della descrizione è più rilevante di quello del dettaglio tecnico.

                            

 

  • Mappe concettuali: schemi a blocchi che sfruttano caselle interconnesse tra loro secondo un ordine gerarchico preciso, ideali per argomenti fortemente sequenziali, per illustrare processi e sequenze di ogni tipo.

                            

 

  • Schemi complementari: altro non sono che le tipologie specifiche di schemi per specifici argomenti. Rientrano in questa definizione le tabelle, le linee del tempo, i diagrammi cartesiani, i diagrammi di ishikawa, le nuvole di parole e tutte quelle rappresentazioni non generalizzabili ma necessarie alla comprensione e rielaborazione di certi argomenti.

                              

Ti lascio i riferimenti di un mio articolo in tema che ti permetterà di approfondire, e il link al mio webinar gratuito di riferimento.

 

Bene così, ultimo disclaimer: ricordati che ci sono quasi più eccezioni che regole in questo elenco, sfruttalo come spunto di base ma rimani pronto a cambiare idea, adattarti e scegliere lo stile di schema che preferisci e che credi si adatti di più alle tue esigenze specifiche nel momento. Niente dogmatismi, assolutismi e altri ismi che non ci piacciono.

Via con la listona!!

 

 

GIURISPRUDENZA

Per gli amici che studiano diritto a farla da padrone sono sicuramente le mappe mentali.

La maggior parte delle materie che si affrontano a giurisprudenza sono descrittive e discorsive, quindi la mappa mentale è perfetta.

Fate però attenzione a due fattori.

Innanzitutto è importante che prevediate all’interno dei vostri schemi degli spazi per inserire le norme giuridiche, perché riportare gli articoli scritti esattamente parola per parola può essere un’ottima strategia.

In secondo luogo fate attenzione agli esami di procedura perché sono molto schematici e sequenziali, e qui le mappe concettuali o gli schemi lineari prendono il sopravvento.

 

 

MEDICINA

Per medicina, la regina delle facoltà, saranno necessarie tutte e 4 le tipologie di schemi, perché si affrontano materie molto diverse tra loro.

Per gli esami più tecnici e mnemonici converrà utilizzare mappe o schemi lineari molto dettagliati e ricchi di immagini, altrimenti sarà difficile ricordarsi i vari elementi.

Anche tabelle comparative possono essere molto utili per distinguere le diverse patologie, i sintomi e tutti gli elementi che dovrete ricordare e comparare.

Per quanto riguarda invece gli esami più pratici, la mappa concettuale è particolarmente preziosa per ricordarsi procedure mediche, sequenze, il decorso di una malattia e cose di questo tipo.

Per materie descrittive come la biologia sono invece perfette le mappe mentali.

 

 

INGEGNERIA

A proposito di ingegneria, mi raccomando, andatevi a rivedere la live davvero meravigliosa che ho fatto di recente con l’Ingegnere Cerroni, che è una celebrità nel mondo dell’ingegneria!

Qui a farla da padrone sono gli schemi lineari classici, verticali, ben organizzati. In una facoltà così tecnica difficilmente le mappe mentali troveranno il loro spazio, anche se qualche volta potrà succedere.

Attenzione però alle rappresentazioni specifiche e agli schemi complementari, perché, soprattutto quando si arriva alla laurea specialistica, si affrontano esami molto dettagliati e particolari che talvolta integrano anche rappresentazioni visive e schematiche specifiche della materia e dell’argomento.

 

 

MATEMATICA

Matematica non è solo una facoltà, ma è anche una materia che si trova praticamente dappertutto perché è alla base degli studi scientifici di ogni tipo.

Per la matematica gli schemi da utilizzare sono due: lo schema lineare per gli aspetti più teorici, e la mappa concettuale per la risoluzione di problemi, le sequenze, le dimostrazioni e cose di questo tipo.

Come avrete capito, la mappa mentale è praticamente bandita in matematica, onestamente la trovo veramente poco indicata e rischia di diventare confusa e di portarvi fuori strada.

 

 

STORIA

Storia è una materia particolare perché è concettuale, discorsiva e descrittiva, e come tale beneficia moltissimo delle mappe mentali, ma è anche una materia fortemente sequenziale, quindi anche la mappa concettuale può essere veramente d’aiuto.

Non dimentichiamo poi la linea del tempo, che è uno schema complementare sempre necessario.

 

 

BIOLOGIA

Come già dicevo quando parlavo di medicina, biologia comprende argomenti in larga parte descrittivi e non troppo tecnici. La mappa mentale può quindi funzionare molto bene, ma ricordiamoci di utilizzare anche rappresentazioni e disegni che si trovano sui libri di testo o online, perché in questi casi vedere le informazioni è particolarmente importante.

Quindi per gli amici biologi la mappa mentale è lo schema di riferimento, ma ci si può adattare a seconda dell’argomento e della necessità specifica.

 

 

GRAMMATICA

La grammatica, che sia inglese, italiana o di altre lingue, è il regno degli schemi complementari, e in particolare delle tabelle.

Altri schemi lineari possono poi accompagnare le tabelle nella spiegazione delle regole grammaticali.

Niente mappe mentali o mappe concettuali, che quando si studia grammatica servono veramente a poco.

 

 

LETTERE

Per la letteratura consiglio soprattutto le mappe mentali, che possono veramente coprire gran parte del programma di lettere, filologia e materie di questo tipo perché esplicitano bene gli elementi interconnessi, utile per descrivere i pensieri, la vita e le opere dei vari autori.

Normalmente in lettere non c’è bisogno di schemi lineari o mappe concettuali.

Fate attenzione però all’utilità che si può trovare nel creare tabelle che comparino diversi autori, molto utili per esami particolarmente vasti.

 

 

LINGUISTICA

Per gli schemi la linguistica è davvero facile, perché tanto non la studia nessuno… no scherzo!!!

Per gli amici linguisti si alternano le mappe mentali per gli argomenti più descrittivi e gli schemi lineari.

Io ad esempio, quando ho studiato materie come fonologia, fonetica, ma anche sintassi, mi sono avvalso molto spesso di schemi lineari e talvolta anche di qualche tabella.

In generale, quando si studia linguistica l’importante è rimanere molto versatili perché si ha a che fare con argomenti molto differenti e variegati.

 

 

CHIMICA

Per gli amici chimici invece gli schemi lineari vanno benissimo.

Generalmente invece le mappe mentali non vanno bene per la chimica perché è una materia molto tecnica e lineare nella sua rielaborazione.

Quindi consiglio schemi lineari, e per alcuni processi chimici la mappa concettuale può funzionare molto bene.

 

 

FISICA

Fisica come per la matematica: schemi lineari e mappe concettuali.

Le mappe mentali sono invece bandite perché non servono quasi mai.

Naturalmente però bisogna tenere conto anche del gusto personale: se vi viene voglia di fare una mappa mentale per fisica fatela pure, ma se devo dare un’indicazione di massima devo dire che materie così tecniche hanno bisogno di schemi lineari e mappe concettuali.

 

 

SCIENZE POLITICHE e SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Per scienze politiche vale più o meno quello che dicevo per lettere: gran parte delle materie sono descrittive e concettuali, e la mappa mentale funziona alla grande. Per scienze della comunicazione vale lo stesso.

 

 

VETERINARIA

Per la facoltà di veterinaria, e in parte anche per quella di farmacia, valgono le stesse cose che abbiamo detto per medicina. Sono facoltà che riuniscono materie molto diverse tra loro, alcune più tecniche, altre più descrittive, alcune concettuali, altre sequenziali.

Bisogna tenersi quindi flessibili ed essere in grado di passare rapidamente da un tipo di schema all’altro a seconda delle necessità.

 

 

INFORMATICA

Informatica vede protagonisti i diagrammi di flusso e le mappe concettuali, perché la sequenzialità in questa facoltà è tutto.

A volte qualche schema lineare può aiutare, mentre la mappa mentale molto raramente.

 

 

FILOSOFIA

Filosofia è il regno della mappa mentale, e anzi direi che più di tutte le altre facoltà sfrutta al massimo le potenzialità della mappa mentale, che ha la caratteristica di poter interconnettere tra loro i ragionamenti e le parole chiave creando multipli punti di aggancio e modi di vedere lo stesso argomento da più punti di vista differenti. Ecco che quindi per filosofia le mappe mentali vanno a nozze.

 

 

PSICOLOGIA

Psicologia è un’altra di quelle facoltà-contenitore, in cui ci sono esami veramente molto diversi.

Nella maggior parte dei casi le mappe mentali funzionano molto bene, ma in diversi esami tornano utili anche classificazioni con l’uso di tabelle e schemi lineari.

Ho visto invece usare meno spesso la mappa concettuale, ma anche questa ogni tato fa capolino.

 

 

ECONOMIA

Economia è un altro dei domini dello schema lineare, che va benissimo per molte delle materie economiche.

Anche le mappe mentali però possono tornare utili quando ci sono spiegazioni un po’ più discorsive e descrittive, ma in generale lo schema lineare lo eleggerei come schema principale di economia.

 

 

ARCHITETTURA

Per architettura sono gli schemi lineari a farla da padrone, perché permettono rappresentazioni specifiche di quello che si sta studiando.

Quindi sarà di volta in volta lo studente ad applicare un tipo di rielaborazione e schematizzazione diversa a seconda di quello che sta affrontando.

 

 

SCIENZE MOTORIE

Per scienze motorie vale un misto tra quello che abbiamo visto per biologia e medicina: sono facoltà che hanno molte materie in comune, e quindi vanno bene mappe mentali, schemi lineari, un po’ meno le mappe concettuali.

Sono molto utili anche gli schemi complementari di argomenti specifici, ad esempio per spiegare le parti anatomiche o il funzionamento dei diversi apparati.

Sicuramente quindi anche a scienze motorie sono necessari più tipo di schematizzazione, non ne basta uno solo!

 

Questa è la carrellata che ho pensato, ma vorrei sentire cosa ne pensate voi e se mi sono dimenticato (sicuramente) alcune facoltà, e in generale spero che questo articolo possa esservi d’aiuto!

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