TRIBE OF MENTORS: una tribù che ti CONSIGLIA – Libroconsiglio

Tim Ferriss è un genio, e questo lo sanno tutti. Ha il podcast più seguito del pianeta, è un imprenditore seriale multimilionario, un blog tra i più grandi della storia, ha raggiunto il #1 nella classifica dei best seller del New York times 4 o 5 volte, parla sei lingue, ha vinto il campionato del mondo di tango e via così…

Anche i geni, però, qualche volta vanno in crisi. Nel 2017 Timothy compie 40 anni tondi ed è in piena crisi di mezza età: non ha la minima idea di cosa fare della sua vita, ha appena portato a termine i suoi ultimi progetti e non ne ha in cantiere di nuovi, non ha piani per il futuro e comincia a porsi domande esistenziali che non lo portano da nessuna parte.

Comincia a crescere l’ansia.

Ed è in mezzo all’ansia che a Tim viene un’idea: perché non sfruttare le infinite conoscenze che si è fatto nel mondo dello sport, del business, della tecnologia, degli intellettuali e chiedere aiuto?

Perché non - uso parole sue - “assemblare una tribù di mentori” che possano aiutarlo nel rispondere a quelle stesse domande esistenziali che lo tormentano e aiutarlo a riprendere in mano le redini della sua vita?

E, visto che ci siamo, perché non fare tutto questo mentre ci si scrive sopra un libro e fare un altro best seller?

Tim scrive una lista di domande, la modifica aggiungendoci la sua esperienza di anni di interviste, la rende un pochettino più “pop” con qualche sorpresa qui e lì e scrive una mail.

Dopodiché, la invia a tutte le persone che conosce o che può raggiungere che abbiano avuto successo in qualunque campo.

Se tu o io facessimo la stessa, inviassimo delle mail a gente importante, non ci risponderebbe nessuno. Ma né tu né io siamo Tim Ferriss. Qualche giorno più tardi, la sua casella e-mail comincia ad esplodere di risposte più o meno illuminanti.

Le raccoglie, le edita, le pubblica. E sfonda tutte le classifiche, ovviamente. Il risultato è Tribe of Mentors, il mio libroconsiglio di questo mese.

 

Una delle cose che mi ha colpito di questo libro è l’idea, tanto semplice da suonare banale, eppure incredibilmente efficace. Chiedere le stesse identiche cose a persone del tutto diverse, accomunate soltanto dal fatto di essere persone interessanti, e poi metterle insieme, così da poter vedere differenze, somiglianze, pattern che si ripetono.

Non ho mai visto un libro tanto pigro all’apparenza, perché verrebbe da pensare che non ci sia dietro nessuna fatica da parte dell’autore, sono i suoi “ospiti” che hanno fatto il lavoro, eppure tanto illuminante. Io l’ho divorato e mi ritrovo spesso a rileggerlo, anche perché è impossibile ricordarsi tutto, è come una fonte inesauribile di pensieri e consigli interessanti.

Le domande di Tim Ferriss sono interessanti, certo, ma a un primo sguardo sembrano anche molto semplici, quasi buttate lì.

E invece sono studiate alla perfezione, ogni parola soppesata, e messe in sequenza per ottenere il miglior risultato possibile (Tim è un maniaco delle sequenze corrette)

Per arricchire ancora di più il libro, ogni tanto Tim ha aggiunto delle pagine con “Quotes i’m pondering”, citazioni su cui sto ragionando. Sono disseminate nel libro, senza un ordine preciso, non sai mai quando capiteranno e rendono la lettura più varia e meno ripetitiva.

Una citazione che mi ha colpito tantissimo è quella del fisico Danese Niels Bohr, che suona così:

“Un esperto è una persona che ha fatto tutti gli errori possibili in un campo molto ristretto.” Mi ci ritrovo moltissimo.

Il libro non è stato ancora tradotto in italiano, quantomeno mentre scrivo questo video non sono riuscito a trovare la versione in idioma italico, non so cosa aspettino, ma se capite l’inglese veramente vale la pena di fare quello sforzo in più, garantisco io. Ti lascio qui il link ad Amazon.

Siccome non c’è molto altro da dire in termini di recensione: è un concept pigro e geniale insieme, il risultato è utilissimo ed entusiasmante, che non vi può mancare, ho deciso che prenderò ognuna delle 11 domande di Tim e vi tradurrò la risposta di un personaggio interessante, giusto per darvi un’idea della cosa. Ce ne sono più di 100 di mentori in questo librone di quasi 600 pagine.

Quindi vi lascio alle domande di Tim Ferriss e a qualche risposta che ho trovato interessante:

 

DOMANDA 1: Qual è il libro (o libri) che hai regalato di più, e perché? Oppure quali sono i tre libri che hanno influenzato di più la tua vita?

Risponde Jimmy Fallon, comico, presentatore, celebrità della tv americana:

Se regalo un libro a un adulto è “L’uomo in cerca di senso” di Viktor Frankl, credo che, nel leggerlo, chiunque diventi una persona migliore.

Il libro che regalo di più a dei bambini è “Il mostro alla fine di questo libro”, di Jon Stone

 

 

DOMANDA 2: Quale acquisto sotto i 100 dollari o ha impattato positivamente la tua vita negli ultimi 6 mesi?

Risponde Sarah Elizabeth Lewis, professoressa di storia dell’arte e del’architettura e di studi afro americani ad Harvard, scrittrice e membro del comitato di politiche per l’arte del Presidente Obama.

Gli studi ci dicono che le spese che portano a una maggiore felicità sono quelle che ti comprano tempo o esperienze, non oggetti. Penso sia vero. Ma io adoro i quaderni Moleskine!

 

DOMANDA 3: Come un fallimento (o apparente fallimento) ti ha portato più avanti nel tempo a un più grande successo?

Risponde Arianna Huffington, nominata dal Time tra le 100 persone più influenti del pianeta e da Forbes tra le donne più potenti al mondo, fondatrice dell’Huffington Post e vincitrice del Premio Pulitzer:

Il mio secondo libro è stato rifiutato da 37 editori. Mi ricordo che ero senza soldi e camminavo depressa per strada a Londra e sono passata di fronte a una filiale della banca Barclays. Sono entrata e ho chiesto di parlare col direttore, che si chiamava Ian Bell e gli ho chiesto un prestito. Non erano molti soldi, abbastanza per poter resistere a un altro paio di rifiuti di editori. Lui ha accettato e mi ha concesso il prestito. E poi il mio libro è stato pubblicato. Mando ancora un biglietto di auguri sotto le feste a Ian Bell, ogni anno.

 

DOMANDA 4: Se potessi avere un cartellone gigantesco ovunque con scritto sopra qualunque cosa, che raggiungesse miliardi di persone, cosa ci scriveresti?

Risponde Bear Grylls, avventuriero, esperto di survival, ex soldato delle forze speciali inglesi… Sì, è il tizio che mangia larve in tv:

La risposta è semplice per me: “La tempesta ci rende più forti”. Non scapare dai momenti difficili, attaccali a testa alta, la tempesta ci dà l’occasione di definire noi stessi, di distinguerci dagli altri, di emergere sempre più forti.

 

DOMANDA 5: quale è stato l’investimento (di tempo, soldi, energie) migliore che tu abbia mai fatto?

Risponde Ray Dalio, investitore multimiliardario, filantropo e scrittore:

Imparare a meditare. Pratico religiosamente la meditazione trascendentale ma spazio e sono interessato anche ad altre forme di meditazione

 

DOMANDA 6: qual è una tua abitudine assurda o una cosa assurda che adori?

Risponde Yuval Noah Harari, storico, intellettuale, autore bestseller di libri come Sapines e Homo Deus:

Quando vado in ascensore cerco di rimanere sulla punta dei piedi.

 

DOMANDA 7: negli ultimi 5 anni quale nuova credenza, comportamento o abitudine ha migliorato di più la tua vita?

Risponde Sam Harris, filosofo, neuroscienziato, autore, personaggio che ADC ama alla follia:

Cinque anni fa non avevo idea di cosa fosse un podcast. Oggi, rilascio un episodio del mio podcast una volta alla settimana e ho avuto la possibilità di conoscere una quantità di personaggi affascinanti e interessanti e le nostre conversazioni hanno raggiunto molte più persone di quanto i miei libri potrebbero mai fare

 

DOMANDA 8: Che consigli daresti a uno studente universitario motivato e sveglio per entrare nel mondo reale? Quale consiglio invece dovrebbe ignorare?

Risponde Steven Pinker, professore di psicologia cognitiva ad Harvard, autore, pensatore e divulgatore eccezionale:

  • Trova un nuovo argomento o un’area che viene affrontata da un piccolo gruppo di persone che rispetti ma non è ancora diventata di dominio pubblico. Lì puoi fare la differenza.

 

  • Ignora il consiglio di seguire il tuo intuito o i tuoi istinti senza pensare.

 

  • Focalizzati solo sull’essere efficace, su che risultati produrranno le tue azioni e non su altri modi di sentirti bene con te stesso.

 

  • Non pensare che le arti e le professioni umanistiche siano le sole rispettabili.

 

  • Pensa a cosa puoi aggiungere al mondo, lascia perdere certe attività ultra-lucrative ma che sono un’applicazione dubbia del potere della mente umana, come l’ultra finanza high tech

 

DOMANDA 9: Quali sono dei cattivi consigli che hai sentito nella tua professione o area di expertise?

Risponde Terry Crews, atleta e attore:

“Lavora sodo per battere i tuoi concorrenti”. La verità è che la competizione è l’opposto della creatività, se lavori sodo per battere la concorrenza non riesco a pensare in modo creativo per rendere obsoleto il concetto stesso di competizione. Questo modo di pensare competitivo distrugge le persone, è la mentalità terra bruciata e alla fine si bruciano tutti.

 

DOMANDA 10: Negli ultimi 5 anni, in cosa sei diventato più bravo a dire no? (distrazioni, inviti, vizi ecc)

Risponde David Lynch, regista cinematografico e televisivo oltre ogni livello possibile di bravura e assurdità:

Sono diventato più bravo a dire di no a interviste come queste. Ma, come vedi, a volte ci casco ancora.

 

DOMANDA 11: Quando ti senti sopraffatto o fuori focus, che cosa fai?

Risponde Josh Waitzkin, prodigio degli scacchi da bambino, esperto di apprendimento efficace, maestro di varie arti marziali, coach:

Cambio la mia fisiologia. Se sono vicino a delle onde, ci surfo, sennò, un allenamento in palestra, un giro in bici, una nuotata, una doccia fredda. E’ incredibile come la mente segua il corpo.

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