WESTUDENTS, l’app che PAGA gli studenti (?)

Esiste un’app italiana che promette di rivoluzionare l’esperienza scolastica per centinaia di migliaia di studenti.

Un diario, una chat, un blog, un registro, uno store, uno spazio virtuale di incontro, scambio di informazioni e aiuto reciproco nello studio… l’intero mondo dello studente in un’unica applicazione.

E non è tutto: sfruttando il principio della gamification di cui vi ho parlato mille volte quest’app trasforma l’andare bene a scuola in un vero e proprio gioco a premi, una sfida per ottenere punti, riconoscimenti e, in cima alla classifica, premi veri in denaro.

Quest’app si chiama WeStudents 

Funzionerà davvero? Sarà davvero una rivoluzione o soltanto una trovata di marketing? E poi, pagherà davvero gli studenti? 

In questo articolo ho indagato per voi WeStudents.

 

Ora, lo ammetto: fino a due mesi fa io non avevo mai sentito il nome di Westudents, poi nel giro di un paio di giorni diversi studenti mi hanno scritto in privato e in pubblico chiedendo che cosa ne pensassi e me la sono trovata nominata in un video di consigli di app di uno YouTuber tech che seguo… mi sono detto: vale la pena di indagare.

Ho scaricato l’app, mi sono registrato e ho cominciato a smanettarci, indagando intanto un po’ sul sito dell’azienda, su forum, articoli, recensioni sull’app store.

I loro numeri mi hanno colpito: l’app è stata rilasciata nel 2018, dichiarano 200 mila download finora, 15 milioni di interazioni e 500 mila risposte ai sondaggi… niente male per un’applicazione italiana dedicata agli studenti, niente male davvero.

Fra un po’ vi dirò che cosa ne penso io dell’app e delle sue funzionalità, ovviamente però il tema del concorso a premi in denaro è quello che ha attirato di più la curiosità morbosa di tutti. 

Siccome è un tema serio e le truffe internettiane al giorno d’oggi si sprecano, ho pensato di andare direttamente alla fonte.

Sono entrato sul loro sito, ho cercato il loro team e poi ho provato a contattare Giorgio Morelli, amministratore delegato di WeStudents (o meglio, CEO, per dirlo all’americana che fa fighissimo), per fargli qualche domanda.

Giorgio, ovviamente, non mi ha risposto, vuoi che proprio il capo dell’azienda abbia il tempo di mettersi a parlare con… e invece si, mi ha risposto. Vi consiglio di recuperare l’intervista sul mio canale Youtube, vi metto il link qui, così potete ascoltare direttamente le risposte alle domande che gli ho fatto.

 

CHE COS’È WE STUDENTS

WeStudents ha l’ambizione di mettere insieme tutto quello che serve a uno studente nella sua vita quotidiana.

                                                            

Ma che cosa fa nel concreto? Io ho individuato, grossomodo, 8 funzioni principali. Andiamo con ordine:

  • Prima di tutto si sincronizza con il registro elettronico per dare statistiche sul rendimento scolastico. Alla registrazione ti fa selezionare la tua scuola, la tua classe e, tra l’altro, esiste la possibilità di registrarsi anche come genitori, che male non fa.

 

  • Fornisce un diario interattivo dove registrare gli orari delle lezioni, i compiti per casa, le verifiche o interrogazioni. È eccellente per la pianificazione di cui, come sapete, sono un maniaco.

 

  • Crea una serie di chat di gruppo per la classe, la scuola e per la comunicazione con i rappresentanti degli studenti senza bisogno di passare dal numero di cellulare.

 

  • Gamifica il rendimento scolastico creando il famoso concorso a premi di cui abbiamo parlato.

 

  • Con la funziona “banco” ti permette di gestire materiali da condividere come appunti, slide, dispense, circolari, assenze ed eventuali note disciplinari (che se non le prendete è meglio).

 

  • Fa da shop per libri nuovi e usati, dove vendere e comprare, oltre che per materiali didattici e scolastici di vario tipo, merchandising marchiato e cose così.

 

  • C’è un blog con contenuti utili e interessanti sull’attualità, la cultura, la musica, lo sport, la tecnologia, l’arte, consigli per gli studenti e chi più ne ha più ne metta qua dentro.

 

  • E Infine, l’app fa anche da strumento per mettere in connessione gli studenti con altre realtà utili che possano fornire news, ripetizioni, formazione online, corsi.

 

Ma come le svolge, tutte queste funzioni? 

Sorprendentemente bene, per quello che ho potuto provare io, soprattutto considerando quanto affollata di funzionalità è, c’è persino troppa roba. Ci si aspetterebbe un’esperienza utente confusa, incasinata, e invece si nota un’attenzione ai dettagli e proprio all’usabilità fenomenale, che poi è il vero segreto del successo di un’applicazione e che spesso è trascurata.

Non in questo caso: WeStudents è semplice da usare, curata, con una bella grafica e fa tutto quello che deve fare senza quelle complicazioni tipiche che saltano fuori quando gli informatici si dimenticano che dall’altra parte non c’è un ingegnere a usare il loro prodotto.

L’unica difficoltà che salta fuori dalle recensioni e che io non ho potuto sperimentare è che qualche volta la sincronizzazione iniziale col registro elettronico può essere lenta e dare qualche problemuccio.

Io questo non l’ho testato ma leggendo le recensioni online sembra che i problemi si risolvano sempre e che questa difficoltà stia migliorando ad ogni aggiornamento. Oltretutto, il team di sviluppatori mette a disposizione un numero di telefono e dei contatti diretti per risolvere qualunque casino tecnico.

 

COSA NE PENSO 

La domanda è semplice: se fossi uno studente tra i banchi di scuola, io la scaricherei e userei?

Il mio è un convinto, l’app in sé mi piace moltissimo e, a mio avviso, ha una potenzialità straordinaria soprattutto a livelli di analisi statistiche: lo sapete che io sono un nerd delle tabelle, delle analisi e dell’ottimizzazione dello studio e mi vedo già l’utilità incredibile di capire quanto conviene studiare, quando, a che materie dedicarsi. Insomma è uno strumento che, oltre che un comodo ausilio per le attività scolastiche giorno per giorno, potrà aiutare ad ottimizzare lo studio.

E spero tra l’altro che presto le funzionalità per gli universitari siano altrettanto sviluppate, perché qualcosa del genere farebbe comodissimo anche a livello più alto.

Trovo poi l’idea di gamificare il tutto e fare dei concorsi nazionali sulla scuola un’idea geniale che motiverà un sacco di studenti. Tutti hanno da guadagnarne. 

L’unico punto critico che vedo è quello che hanno tutte le iniziative di questo tipo: il pubblico che le abita giorno per giorno, le usa, interagisce

Vi ho detto che io, come studente, la scaricherei e la userei, poco ma sicuro, ma conosco come ragiona la mente umana, se dopo qualche settimana o mese di utilizzo nessuno dei miei compagni o amici facesse lo stesso, probabilmente abbandonerei.

Sta a voi, all’azienda, al marketing, agli influencer che ne parlano, quindi, decretarne il successo definitivo a lungo termine. Se cominceranno ad usarla tanti, tanti studenti, non ce ne sarà per nessuno. Le premesse devo dire che sono ottime.

 

A questo punto voglio sapere però voi che cosa ne pensate, se conoscete l’app, l’avete scaricata o avete intenzione di farlo, quali pregi e quali difetti ci vedete e tutto il resto.

Ci tengo a precisare che non sono stato pagato o sponsorizzato in alcun modo da WeStudents, quando li ho contattati avevo già scritto i ¾ di questo articolo, avevo già testato l’app, mi ero già informato in giro e tutto quello che ho detto rappresenta la mia opinione non filtrata.

Giorgio Morelli e tutto il team non hanno nemmeno voluto vedere l’articolo prima della pubblicazione.

La credibilità mia e del mio blog vengono prima di qualunque offerta, tanto più che io non guadagno con sponsorizzazioni o pubblicità ma vendendo i miei prodotti, lo sapete. Per cui potete stare certi che non parlerò mai bene o male di qualcosa fatto da altri per fini economici.

Con la stessa onestà però voglio dirvi che Giorgio ed io ci siamo trovati benissimo, abbiamo chiacchierato, ci stimiamo a vicenda e pensiamo che ci siano le potenzialità per una collaborazione e una sinergia tra ciò che faccio io e ciò che fa WeStudents.

Ci sentiamo regolarmente, stiamo lavorando insieme e forse produrrò qualcosa con loro, forse collaboreremo in qualche altro modo.

Quando sarà, lo saprete. Massima trasparenza sempre. Senza compromessi.

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